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giovedì 5 novembre 2009

Sindaci hanno manifestato a Torino per difendere il Poli

Oltre trenta i primi cittadini della Granda che questa mattina, rispondendo all’invito del sindaco di Mondovì, Stefano Viglione, sono intervenuti alla manifestazione di protesta contro la chiusura delle sedi decentrate regionali del Politecnico organizzata davanti all’ingresso dell’ateneo a Torino. Una rappresentanza nutrita e partecipata della comunità monregalese e cebana, alla quale si sono unite, in spirito di solidarietà, anche le Amministrazioni di Cuneo (con l’assessore Spedale) e Savigliano (con l’assessore Piola), dove sono presenti altri decentramenti universitari della nostra provincia: “Voglio ringraziare i colleghi sindaci che anche in questa occasione non hanno fatto mancare il proprio sostegno – ha detto Viglione – testimoniando da un lato come il Politecnico sia davvero una risorsa di tutta la comunità e dall’altro la capacità del territorio monregalese e cebano di essere coeso e di saper lavorare insieme”. Una manifestazione di dissenso, come ha spiegato Viglione, “per impedire che cali un velo di silenzio sul provvedimento di soppressione dei corsi di laurea del polo cuneese del Politecnico da parte del Senato Accademico, provvedimento che è purtroppo in linea con un inaccettabile processo di costante depauperamento di risorse e servizi a discapito dei territori provinciali ed a favore di un sempre più diffuso torino-centrismo”.

Uniti mano per mano, i sindaci hanno formato un simbolico “cordone tricolore” davanti all’ingresso del Politecnico torinese, portando all’attenzione di studenti, docenti e passanti la “voglia di resistere” del territorio contro un provvedimento giudicato iniquo, arbitrario e penalizzante: “abbiamo consegnato al pro-rettore Gilli – ha aggiunto Viglione – la richiesta della nostra comunità perchè venga istituito un tavolo di concertazione ai massimi livelli con la presenza del Ministero dell’Istruzione, della Regione Piemonte e del Politecnico di Torino, e con il coinvolgimento di tutti gli Enti del territorio della provincia di Cuneo interessati: un tavolo di lavoro per trovare insieme soluzioni utili a scongiurare la chiusura della sede di Mondovì del Politecnico. Dopo i giorni della protesta, oggi deve essere il giorno delle proposte e ci auguriamo perciò che a breve la nostra istanza trovi positivo accoglimento”.

Mondovì: Politecnico, si riunisce la 'commissione strategia'

Oggi a Torino si riunirà la 'commissione strategia per l'offerta formativa': saranno presenti i presidi di tutte le facoltà del Politecnico di Torino e i rappresentanti degli studenti in Senato Accedemico e, per l’ennesima volta in queste settimane, si discuterà della riforma della didattica in atto nell'ateneo torinese. Ieri, intanto, il territorio ha nuovamente manifestato il suo dissenso nei confronti dello smantellamento della didattica nella sede di Mondovì: una delegazione di una trentina di sindaci dal monregalese e del cebano a cui si sono unite, in spirito di solidarietà, anche le Amministrazioni di Cuneo (con l’assessore alla cultura Alessandro Spedale) e Savigliano (con l’assessore Gianpiero Piola) - dove sono presenti altri decentramenti universitari della nostra provincia - ha manifestato di fronte alla sede torinese del Politecnico.


Abbiamo consegnato al pro-rettore Gilli – ha dichiarato il Sindaco Stefano Viglione – la richiesta della nostra comunità perchè venga istituito un tavolo di concertazione ai massimi livelli con la presenza del Ministero dell’Istruzione, della Regione Piemonte e del Politecnico di Torino, e con il coinvolgimento di tutti gli Enti del territorio della provincia di Cuneo interessati: un tavolo di lavoro per trovare insieme soluzioni utili a scongiurare la chiusura della sede di Mondovì del Politecnico. Dopo i giorni della protesta, oggi deve essere il giorno delle proposte e ci auguriamo perciò che a breve la nostra istanza trovi positivo accoglimento”. In tal senso, ieri si è anche riunito il Consiglio di facoltà di Architettura II, presenti il preside della facoltà Rocco Curto, i professori di Torino e Mondovì, i rappresentanti degli studenti (per Mondovì Giovanni Gasco e Giacomo Nasi). Si è parlato del nuovo piano formativo della laurea triennale che sarà interfacoltà tra Architettura I e II per cui sono previsti esami con moduli da sei crediti, con grandi Atelier pluridisciplinari. L'attuale corso di studi in Architettura per l'ambiente e paesaggio (ad oggi attivo nella sede monregalese) rimarrà attivo ma presso la sede di Torino e cambiando nome. Decisioni definitive verranno probabilmente prese nel prossimo consiglio di facoltà: gli studenti intanto si sono impegnati a rivedere questo piano formativo e a proporne uno alternativo.

Intanto l’Aquis, Associazione per la qualità delle università italiane statali, di cui fa parte anche il Politecnico di Torino, rilascia dichiarazioni di fuoco all’indirizzo del Ministro Gelmini: “La politica di tagli indiscriminati del finanziamento pubblico per l'università é in evidente e vistosa controtendenza rispetto a quanto avviene in questo momento storico nei Paesi europei a noi più vicini non solo geograficamente, ma anche dal punto di vista storico-culturale e socio-economico, come Francia, Spagna e Repubblica Federale Tedesca, dove i Governi stanno realizzando azioni importanti di rifinanziamento mirato dei rispettivi sistemi universitari” e ancora “non è in alcun modo pensabile poter realizzare operazioni di redistribuzione su base 'qualitativa' con risorse pesantemente decrescenti”.