Appuntamenti

.

sabato 24 ottobre 2009

Mondovì:manifestazione per Poli, folla di sindaci e studenti



In tarda mattinata piazza Cesare Battisti, a Mondovì, è stata teatro della manifestazione per salvare la sede monregalese del Politecnico. Ieri sera si è svolto un consiglio comunale proprio sul Poli. All’evento hanno partecipato molti sindaci della Granda e rappresentanti politici locali, numerosi cittadini incuriositi hanno ascoltato gli appelli rivolti dal palco prima dal sindaco Stefano Stefano Viglione, poi dall’ On. Enrico Costa e dal consigliere Regionale Giorgio Ferraris. Applausi per il lungo intervento del prof. Sebastiano Sordo che, come è stato ricordato dal sindaco Viglione, è il vero motore della protesta contro le decisioni di Torino; stesso entusiasmo per Luca Bazzano, rappresentante degli studenti che, da oltre una settimana, coordina con i suoi colleghi l’occupazione della sede monregalese.

In chiusura la testimonianza dell’Ing Francesco Sarotto, ex studente di Mondovì che ha parlato in rappresentanza di coloro che, già laureati, hanno immediatamente trovato lavoro, grazie alla qualità della didattica della sede decentrata. I ragazzi hanno continuato a raccogliere firme come nei giorni scorsi: ora il numero è salito a oltre 5mila nominativi ma, come ha ricordato Luca Bazzano: “Sono tante, ma la strada è in salita e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Serve ancora qualcosa di più”.



Alessandro Chittolina http://www.targatocn.it/

Mondovì: studenti e politici in piazza per salvare il Poli


Consiglio comunale acceso quelo che si è svolto ieri sera a Mondovì, presso la sede del Politecnico. Erano present' tutta la Giunta e tutti i consiglieri comunali, oltre agli studenti, alle rispettive famiglie e a molti membri del corpo docenti. Un'unica voce quella emersa: totale e ferma coesione, nessuno escluso, nell'usare ogni mezzo a disposizione, politico ed economico, per salvare la sede decentrata dell'Università di Torino a Mondovì. Addirittura un tavolo a Roma, per il quale si sta mobilitando il sindaco di Mondovì Stefano Viglione. "Se il Rettore dichiara che i politici, pericolosi e invadenti, hanno cercato di influenzarlo in tutti i modi, allora cercherò di riunire un tavolo di discussione a Roma che coinvolgerà le autorità di Comune, Provincia, Regione e Ministero dell’Istruzione a riflettere sulle delibere del Magnifico Rettore e del Senato Accademico” - ha dichiarato.

Per ribadirlo oggi si svolgerà una manifestazione, alle 12, proprio nel centro di Mondovì, in piazza Cesare Battisti, alla quale parteciperanno tutti coloro che dicono no alla chiusura del Poli, studenti in testa, quegli studenti che, negli anni, hanno apprezzato le caratteristiche di un modello universitario caratterizzato da grande attenzione alla didattica e con un rapporto tra studenti e professori non ripetibile in Università con i numeri di quella di Torino o di altre grandi città. 1400 circa gli studenti che si sono laureati a Mondovì. Oggi alcuni di loro prenderanno parola durante la manifestazione per testimoniare dell'eccellenza dei servizi offerti dal polo universitario monregalese e del rapporto proficuo tra università e mondo del lavoro, grazie ad un legame con il territorio molto solido.

Gli iscritti all'anno accademico 2009/2010 sono circa 850. Una parte di loro sta occupando l'università in modo pacifico, senza impedire lo svolgimento delle lezioni. Il 13%, stando ad un'indagine effettuata tra gli studenti, se chiudesse il Poli di Mondovì abbandonerebbe l'università per impossibilità a trasferirsi in sedi più lontane. Le proposte emerse ieri sera sono state le più disparate, tutte finalizzate a salvare la sede monregalese: dal passare sotto l'egida dell'università di Genova al provare ad esistere in totale autonomia. Di fatto, la chiusura del Politecnico, sarebbe un gettare all'aria vent'anni di investimenti milionari e l'indotto creatosi nel tempo, con circa 400 pasti quotidiani preparati nei bar cittadini e 150 case ristrutturate e affittate agli studenti fuori sede.

La battaglia per salvare il Poli è quindi in pieno svolgimento. E il fronte monregalese appare sempre più compatto nel dire no ad un disegno di accentramento verso Torino del sapere universitario, disegno che vanificherebbe anni di enormi investimenti a favore del polo monregalese e i traguardi di eccellenza da esso raggiunti.

In foto, il consiglio comunale di ieri sera

Barbara Simonelli   http://www.targatocn.it/ 

Scuola, Gelmini: Risparmio di 1,5 mld se bidelli puliscono scuole

Da Tiscali Notizie

Stresa (Verbania), 24 ott. (Apcom) - Si potrebbe risparmiare 1,5 miliardi di euro facendo tornare i bidelli a pulire le scuole. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, nel suo intervento al convegno “Identità e differenze” a Stresa. “Si risparmierebbero 1,5 miliardi di euro solo facendo tornare i bidelli a pulire le scuole” ha detto la Gelmini parlando delle risorse destinate al sistema scolastico. “Avrei potuto polemizzare con Tremonti per le risorse ma non l’ho fatto”, ha continuato il ministro spiegando che il problema non è soltanto quante sono le risorse ma anche come si spendono.

di Apcom

L’Onda torna in piazza: «Tagli sulla nostra pelle»

da ilsecoloxix.ilsole24ore.com

Preceduti da un vistoso striscione con la scritta “Gelmini stai attenta, siamo l’Onda che ti travolge”, oltre duecento studenti hanno manifestato ieri mattina contro la riforma della scuola. Il corteo, partito da corso Crimea, ha raggiunto via Gentilini dove ha sede il provveditorato agli studi, poi attraversato il centro cittadino sino a piazza della Libertà e via Faà di Bruno. Davanti all’istituto Saluzzo c’è stata un po’ di tensione con le forze dell’ordine, i ragazzi hanno tentato di entrare poi hanno desistito.

L’occupazione, preannunciata da giorni, «è stata rinviata a lunedì», dice Simone Bertolani, uno dei portavoce dell’Onda. Ieri pomeriggio il movimento studentesco si è riunito in assemblea per decidere le prossime mobilitazioni. «La nostra voleva essere una occupazione pacifica che non bloccava la didattica – aggiunge Simone – Una specie di autogestione per riprenderci la nostra scuola con tre ore al giorno di assemblee sui problemi che riguardano il nostro diritto allo studio. Questa riforma non la vogliamo. Se nel 2008 già si parlava di tagli, ora abbiamo iniziato a sentirli sulla nostra pelle: classi sovraffollate, alunni disabili ai quali non viene garantito il sostegno».

Per Lucio Guglielmi, quinta liceo scientifico “Galilei” «l’Onda non si deve fermare, creando un clima in cui gli studenti siano capaci di essere inseriti come parte attiva». Alice Bocchio, insegnante elementare precaria, porta un cartello con la scritta «sedotta e abbandonata», nel senso che è rimasta senza lavoro a fine anno scolastico; Raffaele Serra, pure precario, ha ottenuto nove ore al “Palli” di Casale. Per Federica Poli, studentessa di Scienze politiche, ieri è stato »l’inizio di una serie di mobilitazioni. All’università Avogadro se non arrivano fondi, il prossimo anno sono garantiti solo sei mesi di stipendi. Nella facoltà di Scienze Mfn piove nei laboratori».

Per Davide Nocito, segretario provinciale Giovani Udc «la manifestazione degli studenti è la proiezione di un malumore più che giustificato, una “onda” anomala prodotta da un terremoto, silente per troppo tempo». Esprime «solidarietà a tutti gli studenti, ai professori, ai docenti universitari, ai precari del mondo della scuola e a tutti i genitori nonché al personale dell’Ata che denunciano gli effetti della riforma che, fra le varie cose, sta determinando anche la chiusura di alcune strutture universitarie».

Un problema che riguarda il “Poli” di viale Michel. «Sono poco convinto che la riorganizzazione del Politecnico di Torino, con la conseguente soppressione della didattica nelle sedi decentrate tra cui Alessandria, sia un “grande segnale al Paese” come sostiene il rettore Profumo. Il sindaco Piercarlo Fabbio ricorda che il Comune tra il 2002 e il 2008 ha versato oltre 1 milione di euro «per migliorare il funzionamento di una sede decentrata in termini di didattica».

Il presidente della Provincia, Paolo Filippi, ha convocato per lunedì alle 15 una riunione sulla situazione del “Poli”, invitando il rettore, i parlamentari alessandrini, assessori e consiglieri regionali.