GIANNA GANCIA: “LA SCELTA DEL RETTORE E’ UN VERO E PROPRIO SGARBO ISTITUZIONALE. IL SENATO ACCADEMICO RITIRI LA SUA DECISIONE” | |
MARCO TURCO – Anche il Consiglio provinciale si è schierato in difesa del Politecnico di Mondovì: un secco “no” alla chiusura dei corsi nelle sedi decentrate, voluta dal rettore Profumo, era il primo punto all’ordine del giorno nella seduta di lunedì. | |
La discussione è stata aperta dal consigliere Gianfranco Dogliani, presidente della Commissione Cultura della provincia di Cuneo, che ha rinnovato il pensiero fermamente contrario alle scelte del rettore, sottolineando che si tratta di un vero e proprio “tradimento” rispetto agli intenti espressi a giugno, al Tavolo di trattativa. Un pensiero del tutto in linea con quello dell’Amministrazione comunale, che appena tre giorni prima aveva descritto l’intera manovra-Profumo con queste parole: “un teatrino, a cui noi siamo stati chiamati ad assistere, mentre da una parte ci veniva detti che le sedi decentrate non avrebbero chiuso, e dall’altra si lavorava per chiuderle”. La presidente Gancia si è espressa duramente, assicurando che la solidarietà manifestata in questi giorni dall’Amministrazione provinciale si tradurrà presto in provvedimenti concreti in sedi più opportune, presumibilmente romane, e definendo intollerabile il poco rispetto mostrato per gli investimenti dei vari Enti durante questi vent’anni e lo sgarbo istituzionale commesso. Sono intervenuti a ruota i consiglieri Taricco, De Marchi, Pedussia, Delfino. Il documento approvato è simile, nella forma e nella sostanza, a quello già votato dal Consiglio comunale di Mondovì: si chiede che la decisione del Senato accademico di tagliare la didattica nelle sedi decentrate venga sospesa e riconsiderata, dando mandato al presidente e alla Giunta di impegnarsi a riguardo. Il voto è unanime. targatocn.it |
giovedì 29 ottobre 2009
Anche il Consiglio provinciale si schiera a favore del Politecnico di Mondovì e vota un documento all’unanimità - L’ateneo è ancora occupato
PENNA: "ECCO COSA INSEGNA ALLA POLITICA LA CHIUSURA DEL POLITECNICO"
"Sbagliata e arrogante la decisione del Rettore e del Senato accademico del Politecnico di Torino di ridimensionare con la cessazione della didattica e, nei fatti, chiudere le sedi decentrate, compresa quella di Alessandria.
UNIVERSITA': GELMINI, RIFORMA OPERATIVA ENTRO MARZO
mpd/mcc/rob
Venerdì alle 17 Mercedes Bresso sarà a Cuneo per incontrare nella sede del Pd una delegazione di docenti e insegnanti del Politecnico di Mondovì

I CONSIGLIERI REGIONALI FERRARIS E ROSTAGNO CHIEDONO A RETTORE E SENATO ACCADEMICO DI RIVEDERE LA CHIUSURA DELL'UNIVERSITA' DECENTRATA
I consiglieri regionali del Pd Ferraris e Rostagno, che hanno seguito con particolare attenzione la vicenda della sede decentrata del Politecnico di Mondovì, hanno organizzato un incontro tra Mercedes Bresso e una delegazione di studenti e insegnanti del Poli.
L’incontro si terrà venerdì, alle 17, presso la sede del Partito Democratico di Cuneo, in via Dronero, 8. Ferraris e Rostagno, insieme ad altri consiglieri di maggioranza, hanno presentato un ordine del giorno nel quale ribadiscono di ritenere la decisione di chiudere le sedi decentrate del Politecnico di Torino un inaccettabile impoverimento dei nostri territori e una dispersione di risorse finanziarie e di energie intellettuali, dal momento che costituiscono una importantissima componente del tessuto culturale e socio-economico del territorio piemontese, realtà caratterizzate non da duplicazioni dei corsi torinesi, bensì eccellenti attività didattiche e di ricerca, spesso innovative e peculiari per ogni zona, orientate all’apertura internazionale.
I consiglieri regionali chiedono al Rettore ed al Senato Accademico del Politecnico di Torino di rivedere la decisione assunta di concentrare sul capoluogo piemontese tutta la propria attività didattica, e sollecitano i Parlamentari piemontesi a farsi interpreti presso il Governo delle ragioni dei nostri territori, spiegando quali siano le vere potenzialità delle sedi decentrate.