Appuntamenti

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mercoledì 11 novembre 2009

Assemblea degli studenti del Poli su pronunciamento del CUN


http://www.targatocn.it

Al Politecnico di Torino, sede di Mondovì, dove è ancora in corso l'occupazione da parte degli studenti che si oppongono alla chiusura della stessa, davanti ad una folta platea è stata illustrata nel dettaglio la risposta data dal CUN (Consiglio Universitario Nazionale) alla circolare ministeriale 160 del 4 settembre scorso sulla razionalizzazione e qualificazione dell'offerta formativa "finalizzate all’adozione di misure idonee alla ottimizzazione del sistema universitario ed alla maggiore qualificazione dell’offerta formativa".

Il parere espresso dal CUN è negativo, anzi, una vera bocciatura. Non si sa, al momento, quali potranno essere le ricadute del pronunciamento, categorico nell'esprimere forte preoccupazione in ordine "agli effetti negativi e distorsivi che l’applicazione integrale delle norme proposte nella nota del 4 settembre 2009, prot. 160, comporterebbe sulla qualità dell’offerta formativa, e segnala contestualmente l’inefficacia di buona parte di esse ai fini della qualificazione dell’offerta formativa e dell’accreditamento dei corsi di studio". Di sicuro il Ministro Gelmini, che per prima aveva chiesto al CUN di esprimere un'opinione a riguardo della circolare, non potrà non tenerne conto.

Domani, per l'inaugurazione dell'Anno Accademico, sarà presente a Torino anche una piccola delegazione di studenti del Politecnico monregalese. L'appuntamento è alle 10 in corso Duca degli Abruzzi, per poi dirigersi presso la sede del Politecnico di Torino e assistere alla manifestazione ma, come dicono gli stessi studenti, senza creare disturbo o boicottare l'evento in alcun modo.

B. S.

"Il Consiglio universitario boccia la circolare Gelmini", gli studenti del Politecnico di Mondovì mercoledì parleranno a Torino per salvare la sede

IL RAPPRESENTANTE MONREGALESE BAZZANO:
"RICHIEDEREMO ORA AL NOSTRO ATENEO DI RIVEDERE ALCUNE DECISIONI PRESE DAL SENATO ACCADEMICO"



MARCO TURCO - La “nota” del ministro Maria Stella Gelmini non può essere applicata integralmente: i suoi effetti sono “negativi e distorsivi”. Così il Consiglio universitario nazionale boccia il taglio della didattica negli atenei.


Mercoledì mattina gli studenti di Mondovì saranno all’inaugurazione del nuovo Anno accademico, dove faranno sentire le loro rimostranze. Da settimane ormai occupano per protesta la sede del Poli.

E avranno modo di portare la loro voce davanti ai presenti: sarà il rappresentante monregalese in Senato Accademico, Luca Bazzano, a tenere il discorso riservato agli studenti. «Per ribadire – ci dice Bazzano – la nostra forte critica alle politiche del Governo iniziate un anno fa con la 133 e approdate alla circolare della Gelmini, che imprimono insostenibili tagli alle Università pubbliche andando nella direzione sempre più netta della privatizzazione. Richiederemo al Politecnico (che è stato il primo Ateneo ad applicare questa norma) di rivedere alcune decisioni prese dal Senato Accademico, ribadendo anche quanto sia necessario un maggior dialogo col territorio e con gli studenti».

Proprio in questi giorni è poi arrivata la risposta del Cun con il parere sull’ultima circolare del ministro Gelmini: quella nota che fissa i “paletti” per il taglio della didattica. «Il Cun esprime la propria forte preoccupazione – si legge nel documento – in ordine agli effetti negativi e distorsivi che l’applicazione integrale delle norme proposte nella nota del 4 settembre 2009, prot. 160, comporterebbe sulla qualità dell’offerta formativa, e segnala contestualmente l’inefficacia di buona parte di esse ai fini della qualificazione dell’offerta formativa e dell’accreditamento dei corsi di studio».

Fatta salva la condivisione dell’esigenza di adottare provvedimenti volti alla razionalizzazione e qualificazione dell’offerta formativa, il Cun smentisce, numeri alla mano, il parere secondo cui oggi si sia in presenza di un surplus di corsi di studio. Non solo: «si rileva che, se l’obiettivo è quello di intervenire al fine di razionalizzare e qualificare l’offerta formativa, appaiono del tutto immotivate le deroghe previste per le Università non statali che di tale sistema fanno parte; si valuta negativamente l’ipotesi che i provvedimenti annunciati vadano a colpire i corsi di studio con pochi studenti in maniera indifferenziata e con riferimento al solo dato numerico, senza entrare nel merito della loro rilevanza per il sistema paese».

Infine: «Il Cun richiama l’attenzione sul fatto che, anche alla luce dell’esperienza recente, cercare di indirizzare il comportamento degli Atenei soltanto stabilendo vincoli numerici ha spesso prodotto un rispetto puramente formale delle regole e ha causato effetti distorsivi, opposti a quelli che i provvedimenti si proponevano, con grave danno per gli studenti e per il sistema».