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giovedì 15 ottobre 2009

Le sedi decentrate a rischio Mondovì in lotta con Savona.

Repubblica — 06 ottobre 2009 pagina 5 sezione: TORINO
(http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/10/06/le-sedi-decentrate-rischio-mondovi-in-lotta.html)

L' UNICO argomento ancora mai messo nero su bianco resta quello delle sedi decentrate. Quasi ogni slide della presentazione che è stata mostrata nella seduta del senato di giovedì scorso riporta però la seguente dicitura: «Valutazione della sostenibilità delle sedi decentrate». E per sostenibilità è sottinteso economica e non certo ambientale. Appare chiaro a tutti in quest' epoca di tagli che l' anomalia tutta italiana di tanti piccoli "distacchi" sul territorio deve essere risoltae arginata il più possibile perché comporta uno spreco di risorse insopportabile. Chiuderle probabilmente sarebbe l' unica soluzione ma a questa voce si scatena inspiegabilmente e sempre la levata di scudi. Anche se ora pure gli enti locali, che per decenni hanno foraggiato gli atenei affinché mantenessero presenza sul proprio territorio, fanno un passo indietro e, costrette a farsi i conti in tasca su cose ben più importanti, rimandano sulla possibilità di continuare a finanziare le sedi decentrate. Il Politecnico ha una sede ad Alessandria, sostenuta dall' Unione industriale, molto radicata sul territorio, specializzata in alcuni temi della ricerca e economicamente quasi autonoma. Gli altri due centri si trovano a Mondovì e a Vercelli dove si trova addirittura una autonoma facoltà di Ingegneria. Qui, in effetti,i numeri sono sempre più bassi ogni anno che passa e sarà difficile giustificare la presenza di una sede ora che anche gli enti territoriali non offrono più un sostegno economico per mancanza di denaro. A Mondovì invece il bacino di utenza è rimasto molto ampio e sono circa ottocento gli studenti che frequentano i corsi da tutto il territorio anche se Genova ha da poco aperto una sede a Savona "rubando" tutta una ampia fetta di iscritti che provenivano dalla Liguria occidentale. I grandi investimenti dell' ateneo vanno evidentemente in tutt' altra direzione e cioè sulla tecnologia che consente la didattica in streaming già disponibile per almeno cinque corsi. Le lezioni possono essere seguita in diretta da classi collegate da altre sedi oppure possono essere ascoltate da registrazioni messe sul portale. - o.giu.

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