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sabato 17 ottobre 2009

Atteso per la mattinata l’incontro fra gli studenti del Politecnico di Mondovì e il rettore di Torino per parlare del futuro della sede decentrata

DA DUE GIORNI L’UNIVERSITA’ E’ OCCUPATA. RIUNIONE IN MUNICIPIO CON I POLITICI DEL TERRITORIO, POI UNA SECONDA ASSEMBLEA NELLE AULE

MARCO TURCO – Cuneocronaca.it - Giorno numero tre al Politecnico di Mondovì, ancora in mano agli studenti per scongiurare la chiusura della sede decentrata. Atteso per questa mattina, sabato 17 ottobre, l'incontro in municipio con il rettore di Torino, Francesco Profumo.
Il primo incontro è fissato per le 9,30 del mattino: il rettore Profumo, o il pro-rettore in sua vece, arriverà a Mondovì per confrontarsi con il sindaco Stefano Viglione e una rappresentanza dei politici locali. Sul piatto c’è il futuro del Poli a Mondovì: una sede decentrata che esiste da 20 anni, ma che ora rischia di essere tagliata con l’entrata in vigore del prossimo anno accademico, a causa dell’applicazione di una norma ministeriale.
Gli studenti non ci stanno: da due giorni hanno occupato la sede, autogestendola e cercando di far emergere la propria voce. Chiedono che la sede di Mondovì venga mantenuta così com’è: “Le possibilità ci sono – dicono i docenti -, i conti economici a Mondovì sono comunque sempre stati in pareggio o in attivo”. Il problema non è gestionale: la scelta di Torino è quella di accentrare i corsi nel capoluogo.
Una delegazione degli studenti incontrerà il rettore prima in municipio, davanti al sindaco. Consegneranno un documento con le loro proposte, stilato dalle assemblee studentesche che si sono tenute negli ultimi giorni. Poi il rettore ha fatto sapere che si recherà nell’università, davanti agli alunni.

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