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domenica 25 ottobre 2009

Gelmini anticipa la Riforma Universitaria: fondi ad hoc e enti territoriali protagonisti

da universita.it

“La riforma dell’università prevederà una legge delega sul diritto allo studio”. Questo è quanto ha annunciato il ministro Gelmini ospite a Stresa ad una tavola rotonda, confermando l’articolo 4 del ddl Riforma Università che sembra approderà, salvo modifiche, al Consiglio dei ministri, la prossima settimana.

Secondo il ministro “Il nostro paese non ha una politica di diritto allo studio“, questo perché “non ci sono risorse, non ci sono i prestiti d’onore e su questo anticipo, vedendo esponenti del sistema bancario in sala – ha scherzato - andrò a battere cassa perché credo che sia una pratica che possa dare buoni risultati“.

Il ministro Gelmini ha confermato alcuni contenuti del ddl Riforma Università. “All’interno del disegno di legge – ha spiegato – abbiamo valutato con il ministro Tremonti un fondo per il merito che vedrà la disponibilità di risorse pubbliche”. E non solo

Il fondo per il merito sarà infatti, come già anticipato, investito a partecipazione privata: Nel testo, “ci sarà anche un invito anche alle imprese e al settore privato perché investano nel diritto allo studio”.

Per Gelmini è questa la soluzione per recuperare risorse per le “spese inutili: posizionandole direttamente nel sostegno alle famiglie e agli studenti è possibile dotare il nostro paese di un sistema universitario all’avanguardia”.

Il ministro Gelmini ha infine ricordato che il nuovo ddl cercherà di “coinvolgere tutti gli enti territoriali nella programmazione che deve essere condivisa e frutto di uno sforzo comune tra enti territoriali che appartengono anche a forze politiche diverse per davvero utilizzare le risorse nel migliore dei modi”

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