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martedì 27 ottobre 2009

Politecnico: il Comune di Cuneo solidale con Mondovì

da TargatoCN.it
Con un ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio comunale Cuneo ha espresso solidarietà alla Città di Mondovì dopo l’annuncio della chiusura del Politecnico. Nel documento si legge: “La chiusura del Politecnico è un primo vero e proprio ‘campanello d’allarme, tale da richiedere la necessaria riverifica e conferma dell’intero modello di sviluppo del decentramento universitario finora adottato dagli Atenei Torinesi in ambito regionale.” “Si rischia di perdere una realtà che aveva messo radici molto profonde – ha detto il Capogruppo del Partito Democratico Mauro Mantellie che riprendeva la tradizione di Mondovì, già sede universitaria nei secoli passati. In questa provincia ormai viviamo un paradosso: nel momento in cui arrivano le infrastrutture e ci si avvicina ad un appuntamento atteso da decenni con il collegamento di Cuneo al resto del mondo assistiamo ad una desertificazione industriale e culturale. L’amministrazione di Mondovì aveva fatto sforzi immani, anche dal punto di vista economico per promuovere la sede decentrata. La sua chiusura crea un pessimo viatico.” “Ricorderete il mio voto contrario alla convenzione universitaria – ha detto invece Giuseppe Lauria (PdL) -. Ciò che mi fa sostenere questo ordine del giorno sono i numeri: 850 studenti iscritti per una capacità di penetrazione nel mondo del lavoro e delle prospettive occupazionali straordinarie. Nella Convenzione sono invece contemplate facoltà con 30 iscritti e c’erano i presupposti per intervenire in modo più lungimirante. Al Politecnico è andata in scena una protesta del tutto pacifica, apartitica ed apolitica. Penso che a poco valga chiamare in causa il Governo. L’intervista del Rettore Profumo su Repubblica ha sgombrato il campo da ogni equivico nel momento in cui dice che, Gelimini o non Gelmini, avrebbero comunque preso la decisione, che viene da lontano e risale ad un anno fa.

Il Ministero – ha obiettato Fabio Panero (PrC) – ha dato sostanzialmente ragione a Profumo per aver anticipato i temi della riforma che prevede la chiusura delle sedi decentrate. Ognuno si prenda le proprie responsabilità: questi sono i risultati della politica del Governo.” “Si paventavano difficoltà anche per le facoltà cuneesi – ha concluso il Sindaco Alberto Valmaggia -. A Torino c’è stata recentemente la riunione del Centro per l’Insediamento Universitario. Sono stati confermati gli iter per i bandi. Il Senato Accademico ha emanato il bando per 9 posti di ricercatori. L’accordo ne prevedeva 30 in tre anni e siamo dunque in linea coi tempi. L’altra novità riguarda il trasferimento dei corsi di medicina presso Mater Amabilis Centro.

Piero Lunati

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