da TargatoCN.it

Con un ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio comunale Cuneo ha espresso solidarietà alla Città di Mondovì dopo l’annuncio della chiusura del Politecnico. Nel documento si legge: “
La chiusura del Politecnico è un primo vero e proprio ‘campanello d’allarme, tale da richiedere la necessaria riverifica e conferma dell’intero modello di sviluppo del decentramento universitario finora adottato dagli Atenei Torinesi in ambito regionale.” “
Si rischia di perdere una realtà che aveva messo radici molto profonde – ha detto il Capogruppo del Partito Democratico
Mauro Mantelli –
e che riprendeva la tradizione di Mondovì, già sede universitaria nei secoli passati. In questa provincia ormai viviamo un paradosso: nel momento in cui arrivano le infrastrutture e ci si avvicina ad un appuntamento atteso da decenni con il collegamento di Cuneo al resto del mondo assistiamo ad una desertificazione industriale e culturale. L’amministrazione di Mondovì aveva fatto sforzi immani, anche dal punto di vista economico per promuovere la sede decentrata. La sua chiusura crea un pessimo viatico.” “
Ricorderete il mio voto contrario alla convenzione universitaria – ha detto invece
Giuseppe Lauria (PdL) -.
Ciò che mi fa sostenere questo ordine del giorno sono i numeri: 850 studenti iscritti per una capacità di penetrazione nel mondo del lavoro e delle prospettive occupazionali straordinarie. Nella Convenzione sono invece contemplate facoltà con 30 iscritti e c’erano i presupposti per intervenire in modo più lungimirante. Al Politecnico è andata in scena una protesta del tutto pacifica, apartitica ed apolitica. Penso che a poco valga chiamare in causa il Governo. L’intervista del Rettore Profumo su Repubblica ha sgombrato il campo da ogni equivico nel momento in cui dice che, Gelimini o non Gelmini, avrebbero comunque preso la decisione, che viene da lontano e risale ad un anno fa.”
“
Il Ministero – ha obiettato
Fabio Panero (PrC) –
ha dato sostanzialmente ragione a Profumo per aver anticipato i temi della riforma che prevede la chiusura delle sedi decentrate. Ognuno si prenda le proprie responsabilità: questi sono i risultati della politica del Governo.” “
Si paventavano difficoltà anche per le facoltà cuneesi – ha concluso il Sindaco Alberto Valmaggia -.
A Torino c’è stata recentemente la riunione del Centro per l’Insediamento Universitario. Sono stati confermati gli iter per i bandi. Il Senato Accademico ha emanato il bando per 9 posti di ricercatori. L’accordo ne prevedeva 30 in tre anni e siamo dunque in linea coi tempi. L’altra novità riguarda il trasferimento dei corsi di medicina presso Mater Amabilis Centro.”
Piero Lunati
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