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martedì 27 ottobre 2009

Savigliano: Rubiolo scettico sulla nuova Giunta

Da TargatoCN.it
Dopo la candidatura a sindaco, Piergiorgio Rubiolo oggi guida il gruppo del PdL in consiglio comunale. Nell’ultima seduta di settembre ha risollevato la questione sulla difficile situazione della casa di riposo.

Consigliere Rubiolo, a qualche mese dall’insediamento, come valuta l’operato della nuova giunta?
Sono contento che il sindaco Soave abbia deciso di dare fiducia a personalità molto giovani, ma ritengo che fino ad oggi sia stata fatta “ordinaria amministrazione”: si pensa a risolvere i problemi immediati senza progettare un rilancio reale della nostra città. Credo che se questa amministrazione resterà in carica per tutta la legislatura, fra cinque anni Savigliano non sarà molto diversa da oggi.

Come sono i rapporti fra le diverse forze di opposizione? E con la maggioranza?
Ciascun gruppo porta avanti le sue battaglie e esprime le proprie opinioni liberamente: proprio per questo sia i rapporti con la Lega che con l’Udc sono molto buoni. Credo che le scelte fatte da Gosio possano essere condivisibili, anche perché nessuno vuole imporre una linea politica univoca. Con la maggioranza esiste una dialettica costruttiva: non siamo per il muro contro muro, ma per un confronto equilibrato delle diverse posizioni.

Durante la campagna elettorale, il Pdl aveva ipotizzato una soluzione particolare per la casa di riposo: costruire i nuovi locali nella sede dell’istituto professionale superiore. Resta valida questa ipotesi?
Si stanno valutando diversi progetti. Quando, a suo tempo, parlai con l’assessore provinciale responsabile si ipotizzò una soluzione del genere: la casa di riposo nei locali della scuola in cambio di una permuta con un terreno fuori dal centro. Ora allo stato attuale, non so più dire se questa soluzione possa soddisfare le esigenze dell’amministrazione della casa di riposo. Credo, comunque, che ci sarà l’appoggio di tutte le parti politiche per trovare una soluzione al problema.

Tra i primi provvedimenti della nuova giunta, la delibera sulle aperture domenicali. Crede che in questi mesi sia cambiato qualcosa nell’equilibrio fra piccola e grande distribuzione?
Quello che ho duramente contestato è la mancanza di un vero dialogo fra le parti, in questo caso i piccoli commercianti. In questi mesi il commercio di vicinato non è cambiato: i negozi del centro continuano a rimanere chiusi la domenica (anche perché non possono permettersi economicamente questa spesa), mentre le grandi superfici distributive traggono giovamento da questa situazione. Per rilanciare il commercio si doveva progettare qualcosa di diverso, per esempio rendere più flessibili gli orari di apertura.

Nel prossimo consiglio presterà un’interrogazione per conoscere le spese sostenute per la Festa del Pane. Non sembra troppo soddisfatto delle manifestazioni cittadine.
Credo che l’unica festa di reale richiamo per la nostra città si la Fiera della Meccanizzazione Agricola. Negli altri casi, sebbene il progetto e l’idea siano interessanti, manca un coordinamento efficiente delle varie iniziative: dobbiamo creare sinergia fra i vari enti (in primis, Pro Loco e Ente Manifestazioni), ma anche con città a noi vicine. Sarebbe stato bello, ad esempio, che la Festa del Pane si fosse sposata con la kermesse di Cheese di Bra: pane e formaggio, un matrimonio di sicuro successo. Ma probabilmente non siamo ancora capaci di ‘venderci’ in giro.

Nella sua campagna elettorale, tra le sue promesse vi era quella di nuovi parcheggi. Crede che potrà portare avanti questa battaglia anche se in minoranza?
La maggioranza potrebbe convenire sul nostro progetto di riqualificazione delle piazze cittadine, in particolare piazza del Popolo e piazza Cavour, che potrebbero prevedere nuovi parcheggi. Credo che sia un’esigenza che sente tutta la città, non solo una parte di popolazione


Pochi giorni fa è stato inaugurato il ponte di via Monasterolo e la relativa rotatoria. Cosa può dirci sulla viabilità cittadina in generale?

Credo che il ponte sia nato vecchio. Si poteva progettare qualcosa di più avveniristico, più moderno. La rotonda è troppo vicina all’imbocco del ponte, quindi le manovre di svolta sono molto difficoltose. Resto scettico, e mi opporrò nel caso voglia essere applicato, sul nuovo piano urbano del traffico che prevede l’istituzione di sensi unici nelle vie principali. Mentre per le circonvallazioni, credo che Savigliano necessiti di due bretelle che partano all’altezza del cimitero: una in direzione Marene, l’altra verso Saluzzo.


Università. La notizia della possibile chiusura del Politecnico di Mondovì avrà, secondo lei, ripercussioni negative sulla nuova sede saviglianese?
Sono molto preoccupato perché abbiamo una bellissima sede poco utilizzata. Mi domando: se il Politecnico, che a quanto mi dicono richiamava moltissimi studenti, rischia la chiusura che ne sarà dell’Università di Savigliano? Inoltre credo che la convenzione stipulata per la gestione potesse essere pensata meglio: è una spesa di circa 300 mila euro all’anno, quasi il 5% del bilancio comunale.


Andiamo al gossip politico. Cosa ci dice del presidente del consiglio, Antonio Motta, che nonostante abbia dichiarato pubblicamente di essere uomo di centrodestra, oggi è consigliere di maggioranza? E del capogruppo D’Alessandro che si candida come uomo del dialogo fra le parti?
Conosco personalmente il presidente Motta: sta imparando quelli che sono i meccanismi della politica e le funzioni del suo ruolo istituzionale. Sinceramente il richiamo formale al rispetto delle regole dello scorso consiglio comunale l’ho trovato bizzarro. Per quanto riguarda D’Alessandro, non ho visto tutta questa volontà di apertura e dialogo che dice di incarnare: basti vedere la polemica sulla scelta delle presidenze delle commissioni.

Andrea Giaccardi

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