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mercoledì 21 ottobre 2009

"Mondovì è presente", gli studenti del Politecnico a Torino occupano il rettorato nel giorno decisivo per le sorti della sede decentrata monregalese

LA SOLUZIONE IPOTIZZATA DA PROFUMO È LA TELEDIDATTICA: LEZIONI ATTRAVERSO UN MONITOR, DA UN ATENEO ALL'ALTRO IN VIDEOSTREAMING

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CUNEOCRONACA.IT - MARCO TURCO - Il loro striscione recita: "Mondovì è presente". Sono partiti alle 6,30 col treno, destinazione Torino. Hanno occupato il Senato accademico nel giorno in cui si deve decidere sul taglio delle sedi decentrate.
Circa 200 studenti, da tutto il Piemonte, stanno manifestando davanti al rettorato di corso Duca degli Abruzzi. Un gruppo di loro ha invaso l'aula del Senato accademico, per impedire la riunione in cui di deve approvare il nuovo piano di Offerta formativa: quello che andr a dimezzare le ore di didattica, colpendo soprattutto le sedi decentrate.

Il rettore, Francesco Profumo, è uscito dalla sala per parlare con gli studenti faccia a faccia. Proprio in questo momento, stanno discutendo delle novità. "Per le sedi decentrare - ha detto Profumo - stiamo andando verso una situazione di equilibrio che conservi l'attuale offerta formativa e la incrementi in futuro".

L'incontro di martedì con la presidente della Regione Bresso e l'assessore Bairati si è concluso con un nulla di fatto. Quindi oggi la discussione riparte da dove si era interrotta sei giorni fa. La soluzione che il rettore individua per le sedi decentrate è la teledidattica: lezioni attraverso un monitor, da un ateneo all'altro in videostreaming.

In alcuni casi il docente farà lezione anche dalla sede decentrata. Il tutoraggio a distanza consentirà anche di avere risposte ai questiti posti dagli studenti. "Questa offerta non è teledidattica ma un'offerta di didattica interattiva", sostiene il rettore.

Ma non c'è ancora nulla di concreto: "Stiamo definendo il persorso complessivo, non siamo ancora arrivati alla decisione definitiva. Abbiamo parlato con la Bresso: ci ha chiesto di aprire tavolo di contrattazione anche col ministro, e di non fare di Torino l'unico baricentro". Richieste che Profumo però potrebbe non accettare.

"Siamo disposti a rafforzare sedi decentrate - ha continuato il rettore - con attivita di formazione, anche con l'utilizzo di nuove tecnologie. Non abbiamo abbastanza docenti per fare tutto. Vogliamo mantenere sia Vercelli e Mondovì, con una fase di transitorio".

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