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domenica 18 ottobre 2009

Continua l’occupazione del Politecnico da parte degli studenti : ecco le loro richieste.

Dopo l’Assemblea degli studenti avvenuta ieri pomeriggio alla presenza del Pro Rettore Marco Gilli, abbiamo definito a livello studentesco cinque punti (che alleghiamo in copia) che sono stati consegnati in copia al Rettore Francesco Profumo, al primo cittadino della Città di Mondovì e all’Assessore Regionale Andrea Bairati.

Questa assemblea ha segnato un punto di svolta molto forte in quanto si è ribadito l’importante quadro di ricerca e di integrazione con le realtà più vive espresse dal territorio: sin dal 1990 si sono caratterizzati i Corsi di Laurea in Architettura per il Progetto (Ambiente e Paesaggio), ed il corso di Ingegneria Civile per la gestione delle Acque unici sia nella loro caratterizzazione sia per la loro presenza sul territorio a livello nazionale.

A fronte di questo impegnativo lavoro sia nel campo della didattica come in quello della ricerca testimoniato da diverse collane editoriali della Sede del Politecnico di Mondovì come ad esempio La collana “Documenti e Ricerche”, i workshop su architettura e paesaggio fino all’Atlante dell’edilizia montana nelle valli della Provincia di Cuneo tutte incentrate sulle problematiche del territorio..

Questi Corsi di Laurea sono sempre stati finanziati dal Comune di Mondovì, la Fondazione C.R.C. ed altri enti locali permettendo di avere un bilancio sempre attivo che ha permesso la continuazione del percorso formativo degli studenti, per tutto il ventennio passato a favore di un’importante implementazione sia a livello regionale che nazionale della qualità della didattica facendolo diventare un importante punto di riferimento.

Il grande lavoro di ricerca effettuato in tutti questi anni non può andare perso anche perché le ricerche sono state caratterizzate da uno strettissima interazione umana fra l’ambiente ed il territorio, proponendo soluzioni architettoniche di grande livello.

La negazione di tutto questo lavoro sarebbe una grave perdita per tutta la comunità sia provinciale che regionale e riteniamo pertanto, ribadendo la nostra posizione, di non meritare la chiusura di questa sede in quanto autosufficiente dal punto di vista economico e dal punto di vista della proliferazione della ricerca.

La teledidattica è solamente un pagliativo ed una soluzione sitemica nonché temporanea atta solamente alla centralizzazione di tutto il sistema Politecnico offrendo una qualità didattica di bassissimo livello che tieni solamente conto dei numeri e non degli studenti, non in linea con le tanto decantate aspirazione del Magnifico Rettore di eccellenza

I prossimi giorni saranno caratterizzati da un grande lavoro didattico portato avanti in collaborazione con i docenti: domani partirà un workshop di tre gg che cercherà di indagare e proporre soluzioni architettoniche per un luogo ricreativo per studenti, una lezione sul radical design e per quanto riguarda l’ingegneria si terrà un corso sull’energetica e sulle risorse idriche.

Mercoledì si gioca l’ultima carta, Profumo e i senatori del poli decideranno il futuro della sede: tutti gli studenti della sede di Mondovì saranno presenti all’evento manifestando in Corso Duca. Gli studenti invitano i 2000 firmatari a partecipare.

Ecco le loro richieste:

https://docs.google.com/fileview?id=0B2iQdPjv8z3AMzA2OWI1OGQtMTlhOC00N2Q2LTgzYmQtOWU4ZmQzMDBlOTU4&hl=en


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