Appuntamenti

.

domenica 18 ottobre 2009

UNIVERSITA’. IL PIANO PER PIEMONTE E VALLE D’AOSTA

Fronte unico delle città
“No ai tagli del Politecnico”
Scontro finale per evitare il ridimensionamento delle sedi decentrate

LA STAMPA - LORENZO BORATTO - CUNEO - Un colpo di spugna a 20 anni di decentramenti, accordi, investimenti. Ma gli amministratori faranno fronte comune per scongiurare la fine delle lezioni del Politecnico nelle sedi «distaccate».
Giovedì la doccia fredda: il Poli annuncia che a Vercelli, Mondovì, Alessandria, Biella e Verrés non si farà più didattica per 2500 studenti. Dal prossimo anno dovranno trasferirsi a Torino. Domani i dettagli saranno spiegati in un'assemblea pubblica. La presidente del Piemonte, Mercedes Bresso: «Ci opporremo al diktat del ministro Gelmini. Siamo di fronte a un’altra scelta sbagliata di questo governo».
Ieri a Mondovì (dove gli 850 studenti stanno occupando l’università) si è riunito un tavolo di discussione: c’erano il prorettore del Politecnico, parlamentari, assessori e consiglieri di Regione e Provincia di Cuneo. Il sindaco Stefano Viglione: «Dal territorio arrivano 1,1 milioni l’anno per il Poli a Mondovì: diventeranno 1,5 perché da due anni con l’ateneo si ragiona per razionalizzare i corsi e recuperare più risorse. Il territorio è compatto: la chiusura della didattica è da scongiurare».
Gli appelli contro la decisione che segue alla lettera le direttive ministeriali sono destinati a crescere. A Vercelli domani un Consiglio comunale e provinciale aperto, nella sede universitaria di San Giuseppe. Il sindaco Andrea Corsaro: «Faremo pressing sul Senato accademico e ci confronteremo con il resto del Piemonte per un’azione congiunta. Qui ci sono corsi specifici, molti stranieri e siamo sede di Facoltà». Ad Alessandria è in programma una manifestazione studentesca venerdì. Rita Rossa, vicepresidente del Consiglio provinciale, fa parte del Consorzio che sostiene il decentramento: «Ci faremo sentire. Qui c’è l'unica sede distaccata di proprietà dell’ente locale e non in affitto, ci sono accordi per realizzare una “Cittadella della conoscenza”, un legame saldo tra ricerca e aziende. Non rinunceremo all'insegnamento». Il sindaco Piercarlo Fabbio sottoporrà al Consiglio comunale un documento per una presa di posizione unitaria. «Ingegneria tessile è unica in Italia - dice il sindaco di Biella, Dino Gentile -: non deve essere né cancellata e né trasferita a Torino. Disponibile a fare fronte comune».
Analoga la situazione a Verrés. Il sindaco Piera Squinobal: «Non possono chiudere la nostra sede dopo gli investimenti che la Regione Val d'Aosta ha sostenuto. L’offerta didattica va ampliata».
Martedì l’incontro decisivo tra Bresso, il rettore Francesco Profumo e l’assessore regionale all’Innovazione Andrea Bairati, il quale dice: «Il lavoro di 20 anni non va cancellato. Non si deve ripercorre l’errore fatto dal governo: una misura unica per tutti, cioè meno soldi. Si deve salvaguardare l'insegnamento dove è unico, specifico. E credo ci sarà la possibilità di trattare con il Poli a patto che non siano gli enti locali a pagare i tagli del ministero».


Nessun commento:

Posta un commento