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venerdì 16 ottobre 2009

Occupato il Politecnico di Mondovì

UNIVERSITÀ. A RISCHIO LE SEDI DECENTRATE
Occupano il Politecnico per evitare la chiusura
Sindaco di Mondovì da Profumo che rinvia la decisione












LA STAMPA - GIANNI SCARPACE - MONDOVÌ Occupazione e autogestione al Poli di Mondovì, oltre a una lettera preparata dagli s$tudenti e consegnata al rettore Francesco Profumo, impegnato, ieri fino
a tarda sera, con la riunione del Senato Accademico (la decisione sulle sedi decentrate è stata rinviata). Sono le notizie che arrivano al termine dell’assemblea degli studenti universitari
svoltasi ieri pomeriggio, a Mondovì. Ci sono state la commozione di un docente storico del «Poli»
di Mondovì come Teresio Sordo, le prese di posizione dure di docenti accanto adaltre più possibiliste, la protesta degli studenti, l’applauso di oltre 350 ragazzi alla notizia che la sede torinese è stata occupata da colleghi e ricercatori. Poi la decisione: una delegazionea Torino per far sentire anche la voce degli 835 iscritti di Mondovì (436 di Architettura, gli altri di Ingegneria). Tre ore intense di assemblea, oltre 350 studenti,promossa dall’associazione studentesca «Y Group» guidata da Giacomo Gaiotti.
L’obiettivo è convincere il rettore Francesco Profumo e il Senato accademico, convocato ieri a Torino, in mezzo alla protesta di precari e studenti che l’eventuale chiusura delle sedi decentrate del Piemonte, seguendo le indicazioni di una circolare ministeriale che prevede tagli di ore e docenti, sarebbe un grave errore. «Invito tutti a ragionare e trovare prospettive per il futuro, qualunque sarà», ha esordito il professor Massimo Sorli, responsabile della sede. «Una decisione che deve perlomeno essere rimandata», ha aggiunto Lorenzo Mamino (preside del corso d’Architettura), cofirmatario di una nota sulla «bontà dei numeri del Poli diMondovì» inviata a Profumo: 124 docenti (più 21 del personale amministrativo), costo della struttura 1.154.000 euro (esclusi gli stipendi dei docenti) all’anno, con una copertura da parte degli enti pubblici (Comune, Provincia, Fondazione Crc) di 1.500.000 euro l’anno, 20 milioni di euro impegnati dall’apertura dell’università nel ‘90. Il professor Luca Iuliano (Ingegneria): «Sia chiaro: ilPoli chiuderà le sedi decentrate, nonostante non ci sia legge, ma solo un’indicazione, Mondovì ha sempre subìto, è giusto ora fare la voce grossa». Tanti interventi degli studenti.«Secondounnostro sondaggio - dice Giovanni Gasco - il 13% di noi non andrebbe a Torino, rinunciandoall’università».
Presenti e solidali con l’assemblea, tre assessori comunali(Manfredi, D’Agostino e Rosso). Il sindaco Stefano Viglione ieri ha consegnato a Profumo un appello in cui si chiede di scongiurare la
chiusura di Mondovì. Viglione (centrodestra) era insieme al consigliere comunale Stefano Tarolli,
del Pd, firmatario di un altro appello, per sottolineare l’iniziativa bipartisan.

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